Eh sì,  è successo ancora!  La Cremonese batte ancora la Roma e stavolta in campionato dove non aveva mai vinto quest'anno . La Roma getta alle ortiche la grande occasione di agganciare Inter e Milan al secondo posto, si fa battere dalla Cremonese e scivola  al quinto posto.      Una squadra con poche idee, guidata da un Mourinho davvero nervoso (ed espulso tanto per cambiare) e che ha reagito (forse) solo dopo i cambi, ma ha pagato dazio alla serata no di Dybala, Pellegrini e Belotti.  Ballardini si gode la prima vittoria e lascia l'ultimo posto in classifica: la salvezza è lontana 8 punti, ma questo successo dà morale e nei miracoli non bisogna mai smettere di crederci.  Al 17' lo Zini viene giù per la magia di Tsadjout, che con un sinistro al volo sotto l'incrocio fulmina Rui Patricio. Per l'attaccante perugino è il secondo centro di fila dopo quello rifilato al Torino. Il gol è una mazzata per la Roma, che fatica a riorganizzarsi e perde fluidità nella manovra. L'occasione più nitida per i giallorossi arriva su calcio da fermo al 24', ma la punizione di Dybala dal limite è lenta e alta sopra la traversa ed è la CREMONESE a fare la partita. La ripresa si apre senza cambi e con (tanto per cambiare) l'espulsione di Mourinho, che protesta vivacemente con il quarto uomo e viene cacciato da Piccinini. La Cremonese è sempre aggressiva e non lascia ragionare la Roma.     
Poco dopo l'ora di gioco 4 cambi per i giallorossi: dentro Abraham, El Shaarawy, Solbakken e Matic,al 68' Mourinho si gioca l'ultima carta: Kardshop. Gli ingressi danno nuova linfa, la Cremonese soffre e non riesce più a ripartire e al 71' arriva il pareggio: lungo lancio di Mancini, Spinazzola sorprende Sernicola e fa 1 pari. L'inerzia ora è dalla parte della Roma, ma la Cremonese non molla e all'81 ottiene un calcio di rigore: la conclusione di Ciofani, appena entrato, è deviata da Mancini e finisce sui piedi di Okereke che calcia ma viene steso da Rui Patricio. Dal dischetto Ciofani non sbaglia e dopo 6' di recupero è festa grande allo Zini per una vittoria che in Serie A mancava da 30 partite e da quasi 27 anni.

Con tutto il polverone extracalcistico e qualche difficoltà oggettiva in campo, la Juve nel derby contro il Toro ha portato in campo tutti i propri difetti ma anche quei pregi che ci sono nonostante tutto, nel 4-2 dello Stadium che ha riabbracciato Pogba per la prima volta in stagione, la Juventus è andata sotto due volte, ha rischiato una terza volta ma alla fine ha vinto la battaglia. Il vantaggio di Karamoh è arrivato in seguito a un corner spizzato sul secondo palo da Buongiorno con l'attaccante granata completamente libero sul secondo palo di fare 0-1, la Juve non si arrende con Di maria che lancia Kostic che pesca Cuadrado (uomo derby) e tap in per il pari ma al 43' Sanabria salta Bremer e porta avanti i Granata. Vantaggio durato meno di due minuti perché Danilo ha fatto 2-2 sugli sviluppi da corner.  Nella ripresa la differenza l'hanno fatta i cambi di qualità dei bianconeri e al 71' proprio Chiesa ha pennellato l'assist per il 3-2 dell'ex esultante Bremer poi dieci minuti più tardi è toccato a Rabiot calare il poker questa volta sfruttando una punizione indiretta.


Altro Derby: stavolta siamo a Cosenza dove hanno incrociato i tacchetti Cosenza e Reggina, le due calabresi della B e rappresentano la Calabria di sopra (Cosenza) e quella di sotto (Reggina).                                                                    In un clima al Marulla strano veramente, perché sono presenti solo 700 reggini che si sono fatti sentire e qualcuno in tribuna, anche ieri sera tifo caldo cosentino assente allo stadio ma presente fuori eccome. Gara strana perché non è bellissima, preparata bene da William Viali ma dopo un tiro sprecato da Rispoli al 39' arriva il vantaggio amaranto con l'ex Gori con un gran tiro basso dal limite e all'intervallo Lupi sotto. Nella ripresa ci prova 2 volte il Cosenza e una la Reggina ma comunque gara parecchio tesa e a tratti un po' noiosa ma quando meno te lo aspetti arriva la mossa della disperazione di Viali che si trasforma in mossa di gioia, con la difesa di Inzaghi versione imbarazzante 1.0 Nasti schiaccia e pareggia mostrando la maglia e credendo. Sembra finita? Chiedetelo a Marco Nasti che dopo nemmeno un minuto su cross di D'Urso tira al volo (difesa della Reggina versione imbarazzante 2.0) e fa definitivamente esplodere COSENZA. Sconfitta meritata per la Reggina che si dimostra incompleta e per qualc che mi riguarda quasi incapace di gestire un vantaggio mentre Cosenza che ha avuto cuore e ci ha creduto con i suoi cambi . Nel mentre Viali salva la panchina e chissà che forse nella città dei Bruzi da stasera forse il vento possa cambiare. Sognare non costa nulla.

A Palermo nella serata di ritorno di Lucarelli sulla panchina della Ternana, un bello 0-0 ma l'ex attaccante del Livorno tra le altre si mangia unghie e mani perché le fere hanno sprecato tutto praticamente davanti alla porta rosanero con un super Pigliacelli. Palermo che crea qualcosa ma forse un po'timido a tratti. Bello 0-0 ma la Ternana ha sprecato troppo. Nell'altra partita di B il Pisa sbanca il Tardini contro un Parma che si dimostra sempre più discontinuo e al Tardini finisce 1-0 per gli ospiti grazie al gol di Tourè. Seconda sconfitta consecutiva in casa per il Parma che dopo la pazza vittoria di Frosinone perde ancora in casa e non sembra essere guarita dalla discontinuità.